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 Index du Forum -> Conseils pour débuter -> La Stampa - La pornografia crea dipendenza al pari


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aderfp633



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MessagePosté le: Sam Sep 28, 2013 4:48 pm    Sujet du message: La Stampa - La pornografia crea dipendenza al pari Répondre en citant

{La Stampa - La pornografia crea dipendenza al pari di una droga pesante o l’alcol}
Scienziati scoprono che nelle persone che guardano foto o video pornografici, o comunque a sfondo sessuale, si “accendono” le stesse aree del cervello di quelle che sono attive nei tossicodipendenti e gli alcolistilm&sdpPornografia, immagini e video a sfondo sessuale, possono creare la stessa dipendenza che si ha con l’uso di droghe pesanti o l’alcol. Questo quanto scoperto in un nuovo studio dell’Università di Cambridge.In questo studio sugli effetti della pornografia nelle persone, i ricercatori hanno scoperto mediante scansioni cerebrali a risonanza magnetica per immagini (o MRI) che le aree del cervello associate con la ricompensa, la motivazione e il piacere, alla vista di immagini erotiche s’illuminavano come “alberi di Natale”,[url=http://woolrich-outlet-online.blogspot.com]woolrich arctic parka[/url], allo stesso modo di quanto accade nelle persone con dipendenze.Lo studio esce poco dopo che un’indagine aveva trovato come la fruizione di immagini a sfondo sessuale sia sempre più frequente tra gli adolescenti: il 25% dei giovani tra i 13 e i 16 anni infatti passa molto tempo collegato a siti porno o vietati ai minori di 18 anni. Tutto ciò, secondo gli esperti, può influire in negativo sull’educazione sessuale in soggetti in fase di sviluppo, spingere i maschi a trattare le femmine come oggetti sessuali e far aumentare i casi di violenza sessuale.La dottoressa Valerie Voon e colleghi hanno tuttavia voluto osservare gli effetti della pornografia sul cervello. Per questo motivo hanno reclutato 19 soggetti che erano abituali fruitori di erotismo online. Tutti maschi e di età compresa tra i 19 e i 34 anni, molti di loro, nonostante avessero tentato di smettere con il loro “vizio”, non vi erano riusciti; la maggioranza, poi, per questo motivo aveva perso la propria partner o il posto di lavoro.Come parte dello studio, ai partecipanti sono stati mostrati dei video pornografici mentre veniva loro monitorata l’attività cerebrale. I risultati dei test hanno mostrato che alla visione dei videoclip una parte del cervello, chiamata striato ventrale, si illuminava (mostrava una maggiore attività elettrica). Questa area è la stessa che si accende quanto un tossicodipendente vede uno spacciatore o la bustina con la droga, o l’alcolizzato vede una pubblicità che reclamizza una bevanda alcolica.Per valutare se l’impatto sul cervello fosse causato dal semplice fatto che certe immagini sono “emozionanti”, i ricercatori hanno poi fatto visionare ai partecipanti una serie di video sportivi molto emozionanti. Tuttavia,[url=http://woolrich-outlet-online.blogspot.com]woolrich arctic parka[/url], i risultati hanno mostrato che nella stessa area cerebrale vi era molta meno attività che non quando avevano visto i video porno.Il confronto delle reazioni con un gruppo di controllo formato da maschi che non erano ossessionati dal porno ha mostrato lo stesso tipo di risposta nella visione dei video sportivi, ossia una attività minore che non quella registrata nei soggetti del primo gruppo durante la visione dei video erotici – per cui se ne deduce che le immagini pornografiche agiscono in modo diverso.La ricerca della dott.ssa Voon apparirà come parte di un documentario intitolato “Porn On The Brain”, che sarà presentato da Martin Daubney, già direttore della rivista per ragazzi Loaded.Secondo Daubney, l’età dell’innocenza è finita e la possibilità per chiunque di fruire dei contenuti porno che ci sono su Internet è come lasciare l’eroina per casa a portata di bambino.
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